Passa ai contenuti principali

Concorrenza=apertura?

Ieri sera ho pubblicato un link che riportava di una rivolta da parte dei notai sul ddl concorrenza ed in particolare su quella parte che, per così dire, sembra toccare le loro prerogative. Oggi mi spiego un po' meglio.
Il DDL prevede che alcune transazioni immobiliari che riguardano beni immobili non ad uso abitativo, tipo acquisto di garage, terreni, box etc, possono essere effettuate davanti ad un avvocato piuttosto che davanti ai notai.
Preciso per i notai tutto rimane come prima. Quindi potranno continuare a fare le transazione di cui sopra. La norma non fa altro che aprire una strada prima chiusa da un cancello con lucchetto secolare. Consente alle persone di scegliere, solo ed in determinati casi, se andare da un professionista o da un altro. Fanno un po' come gli pare. Se conoscono ovvero hanno fiducia in un legale andranno da un legale se viceversa avranno fiducia in un notaio andranno da questo. E allora perché questa rivolta? Dicono per tutelare gli utenti... Beh non mi sembra democratico ritenerli in pericolo perché in fondo si rivolgono ad un altro professionista. Anche perché l'unica competenza che si richiede nelle transazioni in generale è la certificazione, l'autenticazione. Beh non sono materie che richiedono chissà quale competenza tecnica. Non è un mistero che gli avvocati fanno da sempre contratti di tutti i tipi per i clienti. Anzi, come noto, predispongono i contratti in molti casi. Solo che poi, fin'ora sono stati costretti a rivolgersi ad un notaio per le certificazioni di rito necessarie alle trascrizioni in pubblici registri, con aumenti di costi spropositati per il cliente stesso. Poi vaglielo a spiegare che non sono solo gli avvocati i "ladri".
E quindi mi chiedo perché? Qual'è il reale motivo della rivolta notarile? 
Certo pensare ai notai in piazza... Sono sempre lì nei loro studi, tra le carte e i timbri.. Fa quasi sorridere. 
Davvero temono per gli utenti? Li ritengono in pericolo? oppure hanno solo paura di questa apertura?
Paura del nuovo, della concorrenza e di tutto quello che comporta.  Stiamo parlando di un valore irrisorio 100.000 euro e su immobili non ad uso abitativo.
Forse il principio di partenza è che: Noi siamo nati con la proprietà! La proprietà è una nostra prerogativa. Solo noi possiamo perchè è da sempre così! Noi  non abbiamo bisogno della concorrenza e del rapporto col pubblico. Noi vinciamo un concorso e poi basta. Ci assegnano un territorio esclusivo e stiamo li. Stop. Non abbiamo bisogno della "concorrenza".
Beh magari Voi noi. 
Ma i cittadini, il mercato, il sistema forse si! E quindi suvvia. Non facciamo i bambini ribelli al quale tolgono il giocattolo.
Apriamoci alle innovazioni e non "rivoltiamoci" solo per principio e per abitudine! 

Commenti

Post popolari in questo blog

Affido condiviso e collocazione prevalente dei figli

Faccio sempre un poco di fatica quando devo spiegare ai miei clienti cosa sia il collocamento prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori. Sopratutto quando difendo un uomo-papà. Mi chiede subito, il papà-cliente? " ma che vuol dire.   Io sapevo che ormai i figli vengono affidati ad entrambi i genitori i quali partecipano al cinquanta percento alla crescita, educazione ed anche mantenimento dei figli. Che vuol dire che mio figlio potrebbe essere collocato prevalentemente presso la madre ?"  Anzitutto chiariamo prima: >>> cosa significa "collocamento" prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori? Significa che l'affidamento del figlio sarà condiviso fra i genitori ma lo stesso risiederà stabilmente presso uno di essi, il prescelto.  Quindi il genitore collocatario avrà l'affidamento del figlio in percentuale maggiore rispetto all'altro. Quest'ultimo potrà vedere il figlio, ad esempio, un paio di giorni a settimana...

Figli e figliastri ?? Rientra dalla finestra la differenza di trattamento?

" Avvocato il mio ex partner, costantemente e continuamente, mi versa un mantenimento più basso di quello stabilito dai giudici" Fino a pochi giorni fa, fra i tanti rimedi prospettabili, era ricompreso anche uno strumento, abbastanza incisivo e da usare in ultima istanza, quando proprio non si poteva fare altrimenti. Ad esempio perché non c'era reddito certo da aggredire (tipo stipendio, affitti, rendite etc). Questo strumento è previsto dall'art 3 della legge sull'affido condiviso (la 54/2006) che rinvia alla procedura attivabile in caso di violazione dell'articolo 570 2^ comma del codice penale. Tale norma  prevede la punibilità di chi fa mancare i mezzi di sostentamento economico e morale verso i figli ovvero verso il coniuge. Il reato si aggrava se c'è già una sentenza che stabilisce un onere contributivo nell'esatta quantificazione. Perché dico fino a qualche tempo fa? Perché adesso mi toccherà prima chiedere: " Siete sposati op...

Come tutelarti nel mercato libero luce e gas

Si chiamano  reclami  quelle comunicazioni che il cliente rivolge al venditore per lamentare un mancato rispetto: - delle norme vigenti; - delle condizioni contrattuali; - del regolamento di servizio per quanto riguarda il servizio ricevuto.  In caso si verifichi una di queste mancanze infatti il cliente può presentare reclamo scritto  tramite modulo precompilato reperibile # presso sito internet del fornitore # presso eventuali sportelli di tutela consumatori. il reclamo dovrà contenere: @ i dati identificativi del cliente che lo espone; @ il servizio di fornitura al quale si riferisce; @ il codice POD ( energia elettrica ) o PDR ( gas ) del contratto di fornitura. ??? Sapevate che...???  La risposta del venditore dovrà fornire al cliente una motivazione formulata in termini CHIARI per facilitarne la comprensione. Dovrà riportare il riferimento al reclamo scritto, le informazioni contrattuali, ed eventualmente le indicazioni s...