Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Presupposti necessari per una mediazione valida

Nuova posizione dei Giudici di merito in materia di mediazione. È il turno del Tribunale di Verona che ha preso posizione, su una questione dibattuta in giurisprudenza. Quella, cioè, relativa ai presupposti necessari per considerare assolta la condizione di procedibilità, in caso di mediazione obbligatoria . Il Giudice ha premesso che, secondo la sua opinione , alla mediazione devono partecipare anche le parti personalmente (assistite dai difensori) e non solo i difensori. Tanto chiarito, il G.U. ha dichiarato di ritenere assolto l’obbligo di legge, anche qualora le parti non proseguano oltre il primo incontro programmatico.  Infatti, secondo il giudice veronese,  l’art. 8, 1 comma, del D. Lgs. 28/2010 impone di ritenere che “ il primo incontro tra le parti e il mediatore abbia la funzione di verificare la volontà e disponibilità delle parti, informate sulla natura e funzione della mediazione cui il mediatore intende procedere, e ad ‘ autorizzare ’ l'avvio della procedura, cons

Mediazione e decreto ingiuntivo.

La Sentenza con la quale si dichiara improcedibile l'azione di opposizione, per omessa instaurazione della mediazione, incide anche sulla definitività del decreto ingiuntivo stesso? Potrà il possessore del titolo attivarsi per il pignoramento nonostante l'improcedibilità ? La questione sorge da una casistica che vede instaurato un procedimento di opposizione al decreto ingiuntivo, senza prima attivare il tentativo di mediazione obbligatoria. La norma (d. Lgv 28/2010) sulla mediazione prevede che per le materie espressamente indicate " l'esperimento del procedimento di mediazione  è condizione di procedibilit à della domanda giudiziale ", prescrivendo altresì al comma quarto che la suddetta disposizione non si applichi " nei procedimenti per ingiunzione, inclusa l'opposizione, fino alla pronuncia sulle istanze di concessione e sospensione della provvisoria esecuzione ". Quindi il dubbio suddetto sorge da una incomprensibile e lacunosa previsione norma

Segnalazione al CRIF illegittima

Se la società finanziaria ovvero l'istituto di credito segnala erroneamente il nominativo di un finanziato al CRIF, questi ha diritto al risarcimento del danno economico collegato alla colpa dell'ente erogatore ? La risposta non è univoca e dipende dalle prove che si hanno a disposizione. Questo perché la giurisprudenza è uniforme sulla questione. I Giudici confermano l'orientamento che il  danno da illegittima segnalazione alla Centrale dei Rischi, non è in   re ipsa.  Il fatto stesso della illegittima iscrizione nella "lista nera " dei cattivi debitori, non determina un automatico danno per il debitore, dovendo essere rigorosamente provato in giudizio. La questione nasce da una erronea segnalazione al CRIF, pacificamente ammessa dall'Istituto di Credito e cancellata successivamente al rilievo da parte del " presunto cattivo debitore"    La parte lesa sceglie comunque di adire il Giudice per ottenere il risarcimento del danno causato dalla illegi

L'amministratore unico di una srl. Poteri in autonomia

 Quali sono gli atti che L'amministratore unico di una società può compiere in autonomia e  senza preventiva autorizzazione dell’assemblea dei soci ? I  Giudici catanesi hanno fornito una risposta abbastanza chiara, in relazione alla vicenda che ha visto un neo amministratore unico di srl - privo di qualsivoglia competenza e/o esperienza in tema di gestione aziendale ed estraneo altresì al  business  della società - cedere ad una signora un locale da ballo, noto nella zona, a fronte di un esiguo corrispettivo. L'amministratore in questione era stato nominato da poco e fino a quel momento aveva fatto tutt'altro, rivestendo il ruolo di magazziniere nella società.   La società ha prima agito in via immediata e cautelare, ottenendo il sequestro giudiziario sull’azienda e, successivamente, ha proceduto con l'instaurazione di un ulteriore giudizio di merito finalizzato alla richiesta di nullità, annullabilità ovvero inefficacia dell’atto di compravendita. La difesa qui si

Benefit o componente intangibile della pensione ?

E' legittimo sacrificare il diritto alla riduzione della tariffa utenza elettrica dei pensionati ENEL per ragioni economiche e organizzative dell'azienda stessa ? Oggi si terrà alle ore 16.30 presso l’ADOC di Siracusa, una riunione avente la finalità di fornire chiarimenti in merito alla determinazione dell’ENEL spa di eliminare, arbitrariamente , il diritto degli ex lavoratori pensionati alla riduzione delle tariffa relativa all’utenza elettrica. La sottoscritta insieme al Presidente dell’ADOC, Enzo Bencivinni, saranno disponibili in ordine a qualunque tipo di chiarimento  sulla questione di cui trattasi, sia sotto il profilo giuridico che economico, della privazione in sé stessa considerata. Qui si riporta una breve illustrazione della questione. Gli ex lavoratori, in pensione, delle aziende elettriche hanno diritto a usufruire di una riduzione della tariffa ordinaria per l’utenza elettrica afferente al proprio domicilio. Il diritto si applica in attuazio

Belli e dannati

" Ho voglia di andare a teatro, e voi?" Le indagini condotte presso il portiere dell'albergo rivelarono soltanto due "concerti" domenicali. "Sono sempre gli stessi" gemette lei sconfortata. "Gli stessi vecchi ebrei. Oh, andiamo da qualche parte!" Per nascondere un vago senso di colpa, come se fosse stato suo dovere organizzare uno spettacolo di qualsiasi genere per il piacere di lei, Anthony assunse un tono di disinvoltura esperta. "Andiamo in un bel cabaret." "Li ho già visti tutti." "Be', ne troveremo uno nuovo." Gloria era di pessimo umore; questo era evidente. Gli occhi grigi erano ora di granito. Quando non parlava guardava fisso davanti a sé come se fosse attratta da qualcosa di disgustoso nel vestibolo. "Su, allora andiamo." Egli la seguì, graziosa perfino nella pelliccia che l'avvolgeva, fino a un taxi, e con l'aria di avere un posto preciso in me

News

On line il mio nuovo sito! Alcuni chiarimenti per chi avesse ricevuto la mail automatica, qualche giorno, fa in cui invitavo a visionarlo.  Ho scelto, insieme al mio caro, paziente, professionale, geniale, amico tecnico informatico, Gioele di fare un sito in cui anch'io autonomamente possa effettuare modifiche. Ho scelto questa opzione perché mi piace variare sempre i contenuti, le immagini ed i file di supporto che condivido. Più impegnativo e senz'altro più entusiasmante! Questa cosa per me è STUPENDA ed infatti appena avevo 5 minuti ero sempre lì dentro a fare, disfare, provare. E l'altra sera, provando provando ho inviato la mail di invito a circa 500 contatti anche se il sito non era ancora pronto 😬. Non pensavo funzionasse, invece funzionava!!! Questi li considero incidenti di percorso e poi, suvvia, siamo tra amici. Simpatiche scenette in cui Gioele lavorava ed io entrando contestualmente cancellavo le sue modifiche. Ad ogni modo adesso è pronto da

Il condominio è proprietario del sottosuolo condominiale

Un caso simpatico in materia condominiale che rappresenta la varietà delle situazioni, alle volte stravaganti, che si verificano in questo ambito. Una società, proprietaria di una porzione immobiliare, aveva intrapreso dei lavori di scavo nel sottosuolo condominiale, senza alcuna autorizzazione del condominio stesso e sulla base della " inutilità " del sottosuolo per il complesso comune che, invece, " fungeva da sostegno al proprio fabbricato ". La questione è giunta in Cassazione la quale si è occupata, quindi, della questione relativa all’utilizzo del sottosuolo da parte di un singolo condomino.  Sostengono i Giudici che un bene, seppur non menzionato espressamente dall’elencazione esemplificativa fatta dall’art. 1117 c.c., possa comunque (come nel caso di specie ) essere considerato comune in forza di un titolo quale appunto il regolamento di condominio. Infatti, secondo i Giudici, la norma regolamentare, ricomprende nella proprietà comune “ il terreno sul qua

"...tu ne sais pas encore comme le monde est injuste, méchant, sournois.."

Estratto da "Il ballo" di Irene Némirovsky " Un ballo... Mio Dio, era mai possibile che lì, a due passi da lei, ci fosse quella cosa splendida, che lei si immaginava vagamente come un insieme confuso di musica sfrenata, di profumi inebrianti, di abiti spettacolari... Di parole d'amore bisbigliate in un salottino appartato, oscuro e fresco come un'alcova... e che quella sera venisse messa a letto, come tutte le sere, alle nove, quasi fosse un bebè... Forse alcuni uomini, sapendo che i Kampf avevano una figlia, avrebbero chiesto di lei..." Stupenda scrittrice. Il suo stile è forte, irruento e deciso ed i suoi libri tutt'altro che romanzi. Spaccati di vita veri e propri di una realtà storica molto complicata. Io personalmente ne adoro l'originalità ed anche la drammaticità dello stile di scrittura, non si risparmia, esagera le emozioni, amplifica la bruttezza ed anche la bellezza dei rapporti familiari, fortemente critica della borghesia e manifesta

Tradizione o innovazione ?

Si sente tanto parlare di “crisi” dell’avvocatura, di “ collasso ” della professione e di legislazione sempre più pressante e mortificante. Se ne parla tanto ed in così tante diverse modalità che, anche se si è disinteressati alla questione, per un verso o per un altro prima o poi si presta orecchio e attenzione a quanto si dice e (sopratutto) si scrive e, quando versi in uno stato d’animo meno produttivo magari pensi pure che è vero, che è difficile, che è insostenibile! L’importante è che il tempo dedicato alla riflessione sui “problemi” della professione sia limitato e circoscritto a non più di mezz’ora in un arco di tempo che può essere settimanale o, anche meglio, mensile e che il resto del tempo sia dedicato alla ricerca di nuove soluzioni, nuovi strumenti e nuove opportunità, necessarie per affrontare questo momento storico di “crisi” della professione. Questo non vuol di certo dire restare indifferenti alle manovre, alle volte, scellerate del legislatore in merito alla

È possibile anticipare gli effetti traslativi con un contratto preliminare ?

Quando si dice " giurisprudenza creativa " si ci riferisce alle sentenze con le quali i giudici, non si limitano ad applicare il diritto scritto ma attraverso un'interpretazione forzata, lo creano . A desso riporterò una sentenza della Cassazione   nella quale i Giudici scelgono di forzare il contenuto contrattuale, quindi la volontà delle parti, creando una nuova fattispecie giuridica , quella del comodato funzionalmente collegato al contratto preliminare rispetto al contratto definitivo. Sostengono i Giudici che con la stipulazione del contratto preliminare di compravendita, se le parti convengono la consegna del bene prima della stipula del contratto definitivo, non si verifica un’anticipazione degli effetti traslativi. Nella loro ricostruzione, a prescindere della volontà delle parti, è sempre il contratto definitivo a produrre l’effetto traslativo reale che è il trasferimento del diritto materiale sulla cosa oggetto di vendita.  La Corte di Cassazione motiva quest