Estratto da "Il ballo" di Irene Némirovsky
"Un ballo... Mio Dio, era mai possibile che lì, a due passi da lei, ci fosse quella cosa splendida, che lei si immaginava vagamente come un insieme confuso di musica sfrenata, di profumi inebrianti, di abiti spettacolari... Di parole d'amore bisbigliate in un salottino appartato, oscuro e fresco come un'alcova... e che quella sera venisse messa a letto, come tutte le sere, alle nove, quasi fosse un bebè... Forse alcuni uomini, sapendo che i Kampf avevano una figlia, avrebbero chiesto di lei..."
Stupenda scrittrice. Il suo stile è forte, irruento e deciso ed i suoi libri tutt'altro che romanzi. Spaccati di vita veri e propri di una realtà storica molto complicata.
Io personalmente ne adoro l'originalità ed anche la drammaticità dello stile di scrittura, non si risparmia, esagera le emozioni, amplifica la bruttezza ed anche la bellezza dei rapporti familiari, fortemente critica della borghesia e manifesta totale disprezzo per l'ipocrisia sociale.
ll romanzo è stato adattato per il cinema, per il teatro e per la danza, non sarà difficile reperirne il materiale.
Qui riporto un link in cui la Bergamasco legge il libro e lo commenta.
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