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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Occhio ai social in tempi di crisi

Quanto invadente risulta la realtà dei social e di Facebook in particolare ? Quanto impatta sulla privacy e sui diritti in generale delle persone, il fenomeno delle condivisioni sul web e quanti danni può fare da un punto di vista legale ? In entrambi i casi la risposta è: Tanto e lo sarà o farà sempre di più. In ogni aspetto e sopratutto nella sfera dei diritti personali degli individui coinvolti. In questo articolo mi soffermerò a parlare della rilevanza che l'uso di Facebook ha nell'ambito del rapporto di coppia. In particolare nella fase del rapporto di crisi di coppia già in corso.   {La premessa è d'obbligo perché, come noto, in molti casi l'uso che si fa dei social e del web in genere può essere anche causa di crisi di coppia, ma questo per ora è un tema che appositamente non toccheró per evitare di confonderVi le idee} Sempre più spesso vengo invitata dai miei clienti a guardare i social dei partner o coniugi per " farmi un'id

Divorzio e separazione ? Simple and Fast

Il  divorzio breve  è stato introdotto in Italia dalla  legge n. 55  del 6 maggio 2015, pubblicata l’11 maggio nella Gazzetta Ufficiale n. 107. Si può divorziare senza avvocato?  Il divorzio breve con figli minorenni è possibile?  Queste le domande che mi si pongono spesso. Questa legge ha modificato molto la normativa in materia e fra le modifiche che fanno più clamore c'è la possibilità che i coniugi possano divorziare in soli sei mesi. Premetto subito. Anche dopo l’approvazione della legge di cui sopra (sul divorzio breve),  non tutti i coniugi potranno interrompere il loro matrimonio dopo soli 6 mes i. Ciò è possibile solamente nei casi di separazione consensuale. In questo caso i coniugi potranno approfittare del divorzio breve.  Ma le modifiche sono molte e molti sono stati i cambiamenti apportati in merito alla separazione consensuale, alla separazione giudiziaria e allo scioglimento della comunione. Vediamoli insieme. Divorzio breve:

Lehman Brothers. Quando fare causa ? Conviene farla ?

Direi che dipende! [ Perché ci sono ] Novità in merito:  - alla prevedibilità del default Lehman Brothers -ed in  relazione agli obblighi informativi (legali e contrattuali) gravanti sugli intermediari finanziari  Facciamo l'esempio di  una investitrice che ha acquistato titoli Lehman Brothers nel corso del 2007, facendo affidamento sull’alto  rating vantato  dalla società emittente ed anche  sulla solidità nota al mercato.  Supponiamo anche che la banca intermediaria aderiva al “ Consorzio Patti Chiari ” e quindi aveva obblighi informativi ulteriori rispetto a quelli imposti dalla disciplina finanziaria. Ecco che nel 2008 avviene il default Lehman. L'investitrice cita in giudizio la banca, lamentando la violazione degli obblighi informativi sulla stessa gravanti e chiedendo, anche, il risarcimento dei danni patiti. Nello specifico gli  acquisti erano stati effettuati nell’ambito di un rapporto di negoziazione, ricezione e trasmissione titoli.  Quindi non ricorreva la diversa i

Quanto incide il reddito dei conviventi sulla domanda di gratuito patrocinio ?

Rispondo alla domanda riferendomi subito alla sentenza che sembra modificare lo status quo in materia. La  Suprema Corte (sezione penale) in una recentissima sentenza (n. 45511/2016 ) definisce sotto una luce nuova i presupposti per l'ammissione al gratuito patrocinio. In particolare chiarisce uno degli aspetti più controversi in merito all'ammissibilità. Vi spiego quale. La condizione per accedere al gratuito è un limite di reddito annuo (adesso € 11.528,41). Secondo la prassi interpretativa i redditi di tutti i conviventi fanno cumulo per cui può accadere che, sebbene l'interessato abbia le condizioni di reddito giuste - quindi non superi il limite di reddito - gli altri membri dello stato di famiglia non abbiano le stesse condizioni reddituali, superando la soglia minima. In questo caso non sussiste la condizione per accedere al gratuito patrocinio. Almeno fin'ora, perche la recente sentenza sembra offrire una ulteriore possibilità. Stando a quanto sopra dunque quest

Finita qualunque relazione, rivoglio i soldi indietro !

Uno degli aspetti più controversi in ambito di convivenza ovvero unioni civili e relazioni more uxorio, è rappresentato da quanto segue. Cioè: Come si risolvono le questioni sulle somme prestate da un partner all'altro (oppure elargite) e poi richieste indietro, a relazione finita?  La restituzione spetta oppure no ? La ragione del dubbio risiede, come al solito, nella difficoltà di qualificare esattamente il rapporto, la relazione che, nonostante le recenti modifiche in materia, non è assimilabile al rapporto che si instaura a seguito di matrimonio. Nell'ambito di quest'ultimo tipo di relazione qualunque forma di "prestito" sarebbe considerata "liberalità" cioè donazione di denaro senza obbligo di restituzione. La stessa cosa non è così consequenziale ed automatica nell'ambito di una convivenza dove la questione è più complessa proprio per la difficoltà di inquadrare il rapporto nello stesso contesto normativo che disciplina il matrimon

Litighiamo o mediamo ?

Che  differenza c'è tra una lite ed una conciliazione fatta fuori dal giudizio ? È meglio una o l'altra ? Con quale otterrò maggiori risultati ? Queste sono le domande che le persone sono solite fare quando hanno un interesse oppure vantano un diritto che in qualche modo è stato turbato o violato. La risposta non è mai la stessa per tutti perché cambiando contesto, obiettivi, interessi, posizione, non a tutti è possibile dare la stessa risposta. Alcune circostanze sono oggettive, tipo durata, costi ed economicità della mediazione oppure ADR in genere, ma altre sono assolutamente soggettive e variabili. Di certo si può fare focalizzare l'interessato su quanto sia parte attiva e dinamica in una mediazione e quanto invece sia passiva in un giudizio, dove la scelta della soluzione spetta ad un giudice terzo e che, per quanto l'avvocato sia bravo ad orientare la decisione, decide sulla base di dati che non sempre sono oggettivi e certi. Ma di più e più specificatamente. In u

Non paghi il mutuo ? Lo sfratto diventa molto più veloce

Con l’approvazione del D.L 59/2016 il governo ha introdotto novità sostanziali nella procedura di sfratto a seguito di omesso pagamento del mutuo. Infatti, chi non paga il mutuo subirà il pignoramento della casa e, senza ulteriori garanzie, vedrà venduta all'asta la casa stessa.  La novità sostanziale é rappresentata dal fatto che nella procedura di liberazione dell'immobile l'ufficiale giudiziario non avrà più alcun ruolo. Questi non informerà più gli occupanti degli immobili della procedura pendente a proprio carico ne tantomeno potrà più stabilire quel necessario contatto e rapporto di fiducia, per una pacifica soluzione delle procedure.  Il governo, per rilanciare l’economia, ha deciso di riformare drasticamente il settore specifico, con una  novità normativa che alla fine penalizza le fasce più deboli della popolazione.  Ciò che non sembra preoccupare il legislatore è un dato molto rilevante dal punto di vista umano e sociale.  Infatti molto spesso le famiglie non ries