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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Spetta la tutela del diritto d'autore agli oggetti di design ?

La  Cassazione, sezione civile, ha recentemente statuito che agli oggetti di design, ai quali in genere è precluso l’accesso alla tutela del diritto d'autore, possa spettare la predetta tutela a patto che abbiano il  valore artistico . La fattispecie da cui trae origine la sentenza è simpatica. Trattasi di una piccola impresa individuale che aveva invocato la tutela del diritto d'autore per una panchina per la quale sosteneva  fosse stato usato il proprio specifico design. La vicenda è arrivata in Cassazione ed i Giudici hanno rigettato la richiesta sostenendo che l'oggetto in questione non presentava il così detto " valore artistico". La sentenza si è espressa, prima chiarendo la funzione del valore artistico e poi elencando alcuni indici rilevatori della sua esistenza. Sostengono i giudici della Suprema Corte, che il valore artistico lo si può ravvisare quando l'oggetto di design sia esposto in musei, raffigurato in riviste d’arte, premiato dalla critica e v

Quando negoziazione e quando mediazione obbligatoria ?

La Terza Sezione Civile del Tribunale di Verona in occasione di una controversia vertente sulla mancata esecuzione di un contratto preliminare d’affitto d’azienda, ha sentenziato che " L’esito negativo di una procedura stragiudiziale prevista obbligatoriamente per una determinata controversia non esonera le parti dall’esperimento della negoziazione assistita che sia prevista per quella stessa controversia e viceversa: ne consegue che, pur in mancanza di una chiara previsione normativa, lo stesso iter debba essere seguito nel caso in cui in relazione ad una controversia soggetta a mediazione obbligatoria sia stata prima esperita una negoziazione assistita facoltativa ”. Il giudizio in questione veniva instaurato a seguito dell'opposizione a decreto ingiuntivo emesso dal giudice, su ricorso proposto dalla parte promittente conduttrice che pretendeva la restituzione del doppio della caparra confirmatoria corrisposta a favore della parte promittente locatrice al momento della stip

Come opera la società di riscossione per il recupero dei debiti d'impresa ?

Che l'attività di recupero dei crediti, posta in essere dagli enti deputati alla riscossione del credito (Riscossione Sicilia spa, Equitalia, SERIT etc etc), il più delle volte sia illegittima lo abbiamo già ribadito in tanti post precedenti a questo. Quello che descrivo oggi in questo post è qualcosa di diverso e, per certi versi, più grave di una procedura esecutiva nulla per vizi di notifica o altro. Descrivo il caso specifico così sarà più semplice inquadrare la questione. Una piccola impresa individuale aveva dei debiti con l'agenzia delle entrate che a propria volta passava la gestione del recupero del credito alla concessionaria di zona, la quale iniziava una procedura esecutiva nei confronti dell'impresa. I crediti, qualora fosse mai esistiti, risultavano tutti prescritti ma, ciò nonostante, la Riscossione S. notificava la cartella che veniva immediatamente impugnata dinnanzi al Giudice Tributario. Purtroppo i tempi della Giustizia Tributaria sono molto lunghi

Efficienza del Processo Civile

Fra gli emendamenti inerenti alla delega fatta al Governo in materia di " efficienza del processo civile " si ritrova quello che porta la firma  dell'On. Donatella Ferranti del Partito Democratico, Presidente della commissione giustizia, che prevede la  soppressione del Tribunale dei minorenni,  le cui competenze saranno trasferite a  sezioni specializzate  per la persona, la famiglia e i minori di Tribunali e Corti d’Appello (c.d. Tribunale della Famiglia). Stesso destino per la  Procura della Repubblica  istituita presso il Tribunale dei minorenni. Assorbita o meglio dire soppressa. Preciso che il Tribunale per i minorenni è un tribunale composto da 4 giudici: due togati e due onorari esperti in pedagogia o psicologia, quindi da un collegio con  competenze specifiche senz'altro distinte da quelle del tribunale ordinario civile, amministrativo, penale. Le sue competenze, tra l'altro, hanno ad oggetto la protezione della persona del minore in situazioni potenziali

Affidamento o adozione ?

Oggi parlo di adozione e della legge, nelle varie modifiche, che ne disciplina l'iter. Porterò l'esempio di uno dei casi pratici che ho seguito, che seguo e che, purtroppo, seguirò ancora per molto tempo. Dico purtroppo perché attualmente la procedura è incredibilmente lunga, complessa e per tanti versi irrazionale ma sopratutto perché la questione ha a che fare con bambini e quando per la LORO tutela dei diritti si deve accedere alla giustizia, si percepisce un fallimento del sistema, una falla, qualcosa che non è stato adeguatamente preventivato. Aggiungo che con la nuova riforma del processo civile e la contestuale soppressione del Tribunale dei Minori, la cosa non migliorerà. Anzi verosimilmente, se non si aggiusta il "tiro" peggiorerà. La legge ha creato un binario parallelo tra due istituti: l'affidamento e l'adozione. Non sono uno complementare all'altro, procedono invece uno verso una direzione e l'altro verso un'altra ed è molto difficile

A chi spetta il rimborso per Sisma '90 ?

Ad aprile ho pubblicato un post intitolato "il grande bluff" ( Articolo ) dove spiegavo i miei dubbi sulla concreta operatività della legge di stabilità in merito alla restituzione del 90% delle imposte, pagate per il triennio 90-92, dai contribuenti/dipendenti delle province colpite dal terremoto del 13 dicembre 1990, cioè Ragusa, Siracusa e Catania. Ricordate? Ad ogni modo lo riposto. I dubbi non solo erano fondati ma erano anche pochi. Nel senso che i dubbi su concentravano solo sui criteri di assegnazione somme e sull'esiguità  dello stanziamento, non di certo sulla sostanza della norma e cioè sul fatto che quei rimborsi spettassero ai contribuenti/dipendenti. Davo per scontato che la norma fosse stata introdotta per riequilibrare le posizioni fra liberi professionisti e dipendenti nel rispetto degli orientamenti giurisprudenziali di grado superiore. Invece no. Ho cominciato a nutrire seri sospetti sull'effettiva volontà ministeriale di definire bonari

Hai presentato istanza per la perequazione della pensione?

Vi ricordate i precedenti post ( adeguamento pensione ;  coerenza ) in cui parlavo della sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della norma introdotta dalla riforma Monti-Fornero, che ha bloccato gli adeguamenti annuali delle pensioni che superavano determinati importi ? E del proseguio? Cioè del decreto legge emanato da governo per ovviare al "pasticcio" in modo altrettanto illegittimo e violando nuovamente la costituzione ? Se non li avete letti vi consiglio di farlo perché si è proprio verificato tutto quanto ivi preannunciato! Sono partiti i ricorsi al Giudice del lavoro per la restituzione del maltolto e, sopratutto, per l'adeguamento della pensione secondo parametri "legittimi" DAVVERO e non per finzione, ed è stata sollevata questione di legittimità costituzionale sul nuovo decreto legge (che nel frattempo è diventato legge). Quindi a breve si avrà la nuova decisione della Consulta.  A tutti i pensionati

Credito esiguo? Inammissibilità dell'azione giudiziaria

Ebbene sì c'è chi procede esecutivamente per meno di 10 Euro. Confesso che non ci ho creduto subito! Nel caso di specie era stato promosso un pignoramento presso terzi, iscritto a ruolo, successivamente al quale il soggetto esecutato ha provveduto a pagare la somma precettata, rimanendo però insoddisfatto un credito pari ad Euro 8,58. In ogni caso la procedura esecutiva è proseguita sino a giungere ad ordinanza di assegnazione somme. La Corte di Cassazione ha affermato che l’azione esecutiva promossa per il recupero di una somma troppo esigua (nel caso di specie Euro 8,58), configura contrarietà a buona fede, nonché abuso del processo. La  ratio decidendi  della sentenza è questa: “non può ricevere tutela giuridica se l’entità del valore economico è oggettivamente minima e quindi tale da giustificare il giudizio di irrilevanza giuridica dell’interesse stesso”. E’ dunque certamente valido il principio per cui il soggetto ha diritto al pieno e completo soddisfacimento delle sue ragio

Assegno non datato? Può costituire prova dell'insolvenza fraudolenta

In tema di insolvenza fraudolenta, la prova del preordinato proposito di non adempiere alla prestazione dovuta sin dalla stipula del contratto può essere desunta anche dal pagamento  effettuato con un assegno privo di data ove si accerti che, già al momento della consegna del titolo, l’agente era insolvente e aveva dissimulato tale stato al venditore. La Corte di Appello di Lecce, confermando quanto affermato in primo grado dal Tribunale di Brindisi, ha condannato l’imputato, reo di aver simulato una situazione di solidità economica, mediante il pagamento con un assegno bancario privo di provvista, e ciò al fine di ingannare la parte offesa e procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno. Veniva accertato, in punto di fatto, che l’imputato aveva ordinato una consistente fornitura di beni, garantendo il pagamento immediato della stessa. Successivamente alla definizione della compravendita, l’acquirente consegnava al venditore un assegno privo dell’apposizione della data, pregandolo d

PENALIZZAZIONI: QUALI REATI VENGONO CANCELLATI IN MATERIA DI LAVORO?

Dal 6 febbraio 2016 è entrato in vigore il nuovo decreto sulla depenalizzazione.  In   materia di lavoro , sono diversi i reati degradati ad illeciti amministrativi. Nonostante questo, però, il nuovo decreto prevede per gli eventuali trasgressori pesanti sanzioni amministrative pecuniarie. Vengono depenalizzate le violazioni implicanti la pena della multa o dell’ammenda, ma contestualmente diventano   più pesanti le sanzioni . Tra le violazioni in questione ad esempio l'omesso versamento dei contributi previdenziali.  D’ora in poi, quando il datore di lavoro omette di versare la quota di contributi previdenziali trattenuta al lavoratore, scatta la depenalizzazione fino ad una determinata soglia,  applicandosi sanzioni pecuniarie proporzionali alle omissioni.  Non è, invece, punibile il datore di lavoro   che versa quanto dovuto entro 3 mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’accertamento della violazione. Altro esempio, la somministrazione abusiva. In questo caso ad essere d

Vendita con patto di riscatto o mutuo?

La Corte di Cassazione, sez. Civ. ha consolidato l’orientamento secondo cui una vendita stipulata con patto di riscatto o di retrovendita è nulla se il versamento del denaro da parte del compratore non costituisca il pagamento del prezzo, ma l'adempimento di un mutuo, mentre il trasferimento del bene serva solo a porre in essere una transitoria situazione di garanzia, destinata a venir meno, con effetti diversi a seconda che il debitore adempia o non l'obbligo di restituire le somme ricevute. Una siffatta vendita costituisce un mezzo per eludere il divieto del "patto commissorio", ed ha causa illecita che ne determina l'invalidità.

Licenziamento e ragioni economiche/produttive

Recentemente i Giudici della Cassazione hanno sancito un principio abbastanza innovativo in materia di legittimità del licenziamento. Hanno infatti stabilito una nuova linea nel senso che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è legittimo non solo nell'ipotesi in cui sia finalizzato ad evitare perdite economiche ma anche quando il fine è diretto a conseguire un maggior arricchimento per l'impresa. Il passo avanti rispetto ai precedenti orientamenti è rappresentato dal fatto che la finalità perseguita per mezzo dell'attuata riduzione del personale, si sottrae al controllo giudiziale.  La Cassazione precisa, infatti,  che "al controllo giudiziale sfugge necessariamente  il fine, di arricchimento o di non impoverimento, perseguito dall'imprenditore (anche nei casi in cui questo controllo sia tecnicamente possibile)". Sotto questo punto di vista i Giudici hanno recepito l'orientamento ormai sostenuto da più parti secondo cui l'aumento  del prof