Tempo fa mi chiedevo cosa potesse significare "effetto sorpresa" nella vendita porta a porta cioè ero curiosa di sentire davvero cosa avesse spinto il legislatore italiano a creare una legge così straordinaria come la legge sulla tutela del consumatore. Insomma mi dicevo qual'è la ratio di tutta questa costruzione logica che prende le mosse dalla necessità di tutelare la parte più debole di una relazione contrattuale. Beh dopo un po' l'ho appreso nella pratica. Perché io stessa sono stata "vittima" dell'effetto sorpresa. Cos'è l'effetto sorpresa?
Allora. Stavo a casa finalmente in relax dopo una intensa mattinata in tribunale, i miei figli dormivamo ed io finalmente potevo concedermi un paio di ore di lettura. Ma ecco che squilla il telefono. Una gentile signorina mi dice che sono stata molto fortunata, che sono stata estratta a sorte nell'ambito di un progetto di riqualificazione delle acque urbane. Che ero stata scelta ma che doveva sussistere un altro presupposto fondamentale dell'avere figli. Beh io ne ho due quindi comincio a credere che forse.. Ma si dai.. Perché no.. Magari è vero..sono stata fortunata. Il mondo è pieno di persone baciate dalla fortuna. Perché no! A farla breve ho creduto di aver vinto un sistema di depurazione acqua per uso domestico del valore totale di Euro 2.000. Quindi fissiamo un appuntamento per l'installazione dello strumento a casa mia. Il fatidico giorno alle ore 17 si presenta un signore in giacca e cravatta con valigetta e sorriso di circostanza. Per chi ha figli piccoli (io ne ho due uno di tre anni e l'altra di 18 mesi) sa cosa vuol dire ricevere qualcuno alle 17. Comunque l'agente, così si è qualificato, comincia a tirare fuori carte, documenti e, quando facevo domande, anche trattati pur di distrarmi o forse stancarmi fino a convincermi. Ed io tra un calcio al pallone, un frullato di frutta ed un rimprovero velato, gestivo il mio pomeriggio fra lui, l'agente (che di tecnico non aveva nulla) e le mie faccende. Era un venerdì. Il più caotico e meno produttivo dell'anno. Comunque alla fine ho compreso che l'impianto me lo davano in comodato al costo di € 2.050 pagato sotto forma di assistenza e manutenzione annuale. L'intervento del tecnico (quello vero con tanto di chiave inglese) avrebbe richiesto l'ulteriore pagamento di € 60 circa ogni volta. Insomma una vera truffa o meglio a rigore di diritto, un bel raggiro..
Ma la cosa più assurda che sebbene io sia riuscita a tenere duro per due ore circa all'insistenza dell'agente alla prova dell'assaggio acqua e alla affermazione "lei lo deve ai suoi figli che lo meritano" non ho più resistito ed ho firmato il contratto versando cauzione. Consapevole però che entro 10 giorni dalla firma avrei potuto recedere con la restituzione di quanto versato. Diciamo che un po' perché mi aveva convinto un po' perché mi sentivo protetta da quella piccola postilla scritta e controfirmata in fondo al contratto che ribadiva il mio diritto da consumatore, alla fine ho ceduto. Erano le 21 ed io ero nera. In preda ad uno stato emozionale negativo tipico di quando mi lascio convincere a fare cose inutili per me! Solo perché non riesco a dire no, per pena per pietà, perbenismo, paura dell'altrui giudizio, critiche e così via. Comunquè sono riuscita a rasserenarmi quando ho acquisito consapevolezza, con molta serenità, di aver subito il cosiddetto "plagio" dell'effetto porta a porta. Che come avrete capito non ha nulla a vedere con lo speciale di Vespa. Rappresenta una condizione di debolezza o meglio vulnerabilità del consumatore colto tra le mura domestiche, senza chiari e specifici obiettivi di acquisti, rispetto a chi (l'agente) ha invece non solo chiari gli obiettivi ma anche una precisa strategia di azioni e risultati.
Beh in altre parole diciamo che ho subito l'effetto sorpresa ma sapevo come rimediare. Appunto con il recesso nei termini etc etc. Quindi il disagio l'ho subito tutto certo ma limitato nel tempo e nei danni.
A presto.
Allora. Stavo a casa finalmente in relax dopo una intensa mattinata in tribunale, i miei figli dormivamo ed io finalmente potevo concedermi un paio di ore di lettura. Ma ecco che squilla il telefono. Una gentile signorina mi dice che sono stata molto fortunata, che sono stata estratta a sorte nell'ambito di un progetto di riqualificazione delle acque urbane. Che ero stata scelta ma che doveva sussistere un altro presupposto fondamentale dell'avere figli. Beh io ne ho due quindi comincio a credere che forse.. Ma si dai.. Perché no.. Magari è vero..sono stata fortunata. Il mondo è pieno di persone baciate dalla fortuna. Perché no! A farla breve ho creduto di aver vinto un sistema di depurazione acqua per uso domestico del valore totale di Euro 2.000. Quindi fissiamo un appuntamento per l'installazione dello strumento a casa mia. Il fatidico giorno alle ore 17 si presenta un signore in giacca e cravatta con valigetta e sorriso di circostanza. Per chi ha figli piccoli (io ne ho due uno di tre anni e l'altra di 18 mesi) sa cosa vuol dire ricevere qualcuno alle 17. Comunque l'agente, così si è qualificato, comincia a tirare fuori carte, documenti e, quando facevo domande, anche trattati pur di distrarmi o forse stancarmi fino a convincermi. Ed io tra un calcio al pallone, un frullato di frutta ed un rimprovero velato, gestivo il mio pomeriggio fra lui, l'agente (che di tecnico non aveva nulla) e le mie faccende. Era un venerdì. Il più caotico e meno produttivo dell'anno. Comunque alla fine ho compreso che l'impianto me lo davano in comodato al costo di € 2.050 pagato sotto forma di assistenza e manutenzione annuale. L'intervento del tecnico (quello vero con tanto di chiave inglese) avrebbe richiesto l'ulteriore pagamento di € 60 circa ogni volta. Insomma una vera truffa o meglio a rigore di diritto, un bel raggiro..
Ma la cosa più assurda che sebbene io sia riuscita a tenere duro per due ore circa all'insistenza dell'agente alla prova dell'assaggio acqua e alla affermazione "lei lo deve ai suoi figli che lo meritano" non ho più resistito ed ho firmato il contratto versando cauzione. Consapevole però che entro 10 giorni dalla firma avrei potuto recedere con la restituzione di quanto versato. Diciamo che un po' perché mi aveva convinto un po' perché mi sentivo protetta da quella piccola postilla scritta e controfirmata in fondo al contratto che ribadiva il mio diritto da consumatore, alla fine ho ceduto. Erano le 21 ed io ero nera. In preda ad uno stato emozionale negativo tipico di quando mi lascio convincere a fare cose inutili per me! Solo perché non riesco a dire no, per pena per pietà, perbenismo, paura dell'altrui giudizio, critiche e così via. Comunquè sono riuscita a rasserenarmi quando ho acquisito consapevolezza, con molta serenità, di aver subito il cosiddetto "plagio" dell'effetto porta a porta. Che come avrete capito non ha nulla a vedere con lo speciale di Vespa. Rappresenta una condizione di debolezza o meglio vulnerabilità del consumatore colto tra le mura domestiche, senza chiari e specifici obiettivi di acquisti, rispetto a chi (l'agente) ha invece non solo chiari gli obiettivi ma anche una precisa strategia di azioni e risultati.
Beh in altre parole diciamo che ho subito l'effetto sorpresa ma sapevo come rimediare. Appunto con il recesso nei termini etc etc. Quindi il disagio l'ho subito tutto certo ma limitato nel tempo e nei danni.
A presto.
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