Riprendo il tema di ieri.
Molto buffa è simpatica la goffa reazione del ministero dell'istruzione ai primi segnali di rivolta mediatica suscitata dai falsi moralisti un po' conservatori un po' azzeccagarbugli un pó spargi - caos.
Ecco subito pronta una parziale modifica al piano di riforma scolastico. Il progetto pari opportunità sarà facoltativo! Ai genitori dunque la scelta, firmare aderendo al progetto oppure no.
Così facendo manifestano quasi la flagranza di reato o almeno non sembrano proprio sicuri della propria legge.. Ed hanno ragione perché è la solita, inutile trovata per creare mercato a qualcuno.
Sicuramente però, dicevo ieri, nel governo non c'era alcun intento trasformista o riformatore di imitare quel movimento filosofico-culturale nato nel Nord America fra gli anni 70/80 poi denominati studi di genere o gender studies nel mondo anglosassone.
Figurarsi se questi potessero mai prendere una strada talmente radicale!
La riforma rinvia semplicemente alla legge 119/2013 che ha attuato la convenzione di Istanbul. Come dicevo ieri questa ha come tema solo la discriminazione delle donne è la violenza domestica.
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