Passa ai contenuti principali

G E N D E R: codice rosso!!

Oggi sondo un terreno spinoso. Uno di quei classici temi capaci di suscitare tanto di quel clamore da confondere anche le menti più pacate ed equilibrate.
Ebbene si. Se si discute su parità dei sessi, ci si mette un po' di falsa morale ed anche la tutela dell'infanzia nelle scuole, ecco che si crea una bomba mediatica capace di sterminare in un battibaleno una buona percentuale delle menti italiane, quanto meno quelle scampate alla TV spazzatura, talk show, varie Marie del Filippo e D'Urso, programmi noir e voyeurismi di basso profilo.
Dunque parlo della cosiddetta riforma "buona scuola" che inserisce, per i genitori che firmano aderendo, dei progetti formativi nelle scuole di infanzia ed elementari rivolti alla pari opportunità, uguaglianza e rispetto della sessualità etc etc.
Ciò che suscita scalpore è il rinvio alla legge (peraltro datata del 2013) che ha dato attuazione ad una convenzione del consiglio d'Europa firmata ad Istanbul  nel 2011 con lo scopo di prevenzione e lotta contro discriminazione delle donne e violenza domestica. Qui si fa riferimento a quelle discriminazione basate non sul sesso biologicamente inteso bensì a quelle basate sul genere, intendendosi per genere tutti quei ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini. Questo sancisce la convenzione. Stop. Null'altro.
Tutto il resto é noia, come recita una famosissima canzone!
La convenzione non dice o lascia desumere null'altro. Sopratutto non è liberamente interpretabile nel senso più paradossale che gli allarmisti vogliono far passare.
Cioè non c'è spazio alcuno per interpretazioni del tipo "non si è uomo e donna perché così si è nati, ma perché la società così impone".
Questo lo dicono i giornali, la convenzione non lo dice ed affermare il contrario è pura invenzione dei media!
Quindi il problema non è tanto il paventato "Gender" che è il solito spauracchio, testa di paglia, fantasma, spaventapasseri, qualcosa che neppure esiste. Il problema è che non serve inserire nelle scuole alcun programma specifico, ulteriore, extra etc etc. 
La parità è la normalità e come tale i bambini la percepiscono perché sono puri, senza filtri. Chi invece ha bisogno di corsi e formazione sono gli insegnanti, gli adulti, mica i bambini!

Quindi posto che la convenzione è già stata attuata in Italia con la legge suddetta 119/2013 e nessuno ha gridato allo scandalo com'è giusto che fosse, ciò che non comprendo è il perché si introducano moduli formativi per i bambini e non si miri invece a formare nuove classi di insegnanti che semplicemente sappiano accompagnare i propri alunni (sopratutto i bambini 3-10 anni) a non dimenticare i loro innati valori di fratellanza, amore, rispetto, gioia, gioco, solidarietà. 
Non serve alcuna teoria serve solo coerenza e congruenza in chi riveste ruoli fondamentali nella società e secondi solo al ruolo di genitore.

PS:
Invito tutti i genitori che hanno paura dello spauracchio "Gender" o che non abbiano le idee chiare su sta faccenda di andare a leggere la convenzione di Istanbul del 2011. Stupenda! Perfetta per chi non abbia in se i valori dell'uguaglianza, parità è pari opportunità. 
Neppure ai governanti italiani  è possibile stravolgerne il senso. Al limite sono poco produttivi, ancora una volta, ma non immorali o empi o diseducativi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Affido condiviso e collocazione prevalente dei figli

Faccio sempre un poco di fatica quando devo spiegare ai miei clienti cosa sia il collocamento prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori. Sopratutto quando difendo un uomo-papà. Mi chiede subito, il papà-cliente? " ma che vuol dire.   Io sapevo che ormai i figli vengono affidati ad entrambi i genitori i quali partecipano al cinquanta percento alla crescita, educazione ed anche mantenimento dei figli. Che vuol dire che mio figlio potrebbe essere collocato prevalentemente presso la madre ?"  Anzitutto chiariamo prima: >>> cosa significa "collocamento" prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori? Significa che l'affidamento del figlio sarà condiviso fra i genitori ma lo stesso risiederà stabilmente presso uno di essi, il prescelto.  Quindi il genitore collocatario avrà l'affidamento del figlio in percentuale maggiore rispetto all'altro. Quest'ultimo potrà vedere il figlio, ad esempio, un paio di giorni a settimana...

Figli e figliastri ?? Rientra dalla finestra la differenza di trattamento?

" Avvocato il mio ex partner, costantemente e continuamente, mi versa un mantenimento più basso di quello stabilito dai giudici" Fino a pochi giorni fa, fra i tanti rimedi prospettabili, era ricompreso anche uno strumento, abbastanza incisivo e da usare in ultima istanza, quando proprio non si poteva fare altrimenti. Ad esempio perché non c'era reddito certo da aggredire (tipo stipendio, affitti, rendite etc). Questo strumento è previsto dall'art 3 della legge sull'affido condiviso (la 54/2006) che rinvia alla procedura attivabile in caso di violazione dell'articolo 570 2^ comma del codice penale. Tale norma  prevede la punibilità di chi fa mancare i mezzi di sostentamento economico e morale verso i figli ovvero verso il coniuge. Il reato si aggrava se c'è già una sentenza che stabilisce un onere contributivo nell'esatta quantificazione. Perché dico fino a qualche tempo fa? Perché adesso mi toccherà prima chiedere: " Siete sposati op...

Come tutelarti nel mercato libero luce e gas

Si chiamano  reclami  quelle comunicazioni che il cliente rivolge al venditore per lamentare un mancato rispetto: - delle norme vigenti; - delle condizioni contrattuali; - del regolamento di servizio per quanto riguarda il servizio ricevuto.  In caso si verifichi una di queste mancanze infatti il cliente può presentare reclamo scritto  tramite modulo precompilato reperibile # presso sito internet del fornitore # presso eventuali sportelli di tutela consumatori. il reclamo dovrà contenere: @ i dati identificativi del cliente che lo espone; @ il servizio di fornitura al quale si riferisce; @ il codice POD ( energia elettrica ) o PDR ( gas ) del contratto di fornitura. ??? Sapevate che...???  La risposta del venditore dovrà fornire al cliente una motivazione formulata in termini CHIARI per facilitarne la comprensione. Dovrà riportare il riferimento al reclamo scritto, le informazioni contrattuali, ed eventualmente le indicazioni s...