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Mantenimento ex coniuge

Molto interessante l'orientamento che si sta formando in tema di mantenimento dell'ex coniuge. Si ritiene infatti che la sentenza che ha recepito accordi di separazione personale consensuale nel caso di divorzio congiunto, può essere revocata se si scopre che il coniuge ha dolosamente occultato le sue condizioni patrimoniali per ottenere condizioni economiche più favorevoli.
È quanto emerge dalla sentenza della Cassazione n. 8096 del 21 aprile 2015 nella quale i giudici si sono occupati del caso di un ex marito che aveva simulato la vendita della sua azienda per poi farla riacquistare dalla sua nuova compagna.




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Continuo.

Riprendo il tema di ieri. Molto buffa è simpatica la goffa reazione del ministero dell'istruzione ai primi segnali di rivolta mediatica suscitata dai falsi moralisti un po' conservatori un po' azzeccagarbugli un pó spargi - caos. Ecco subito pronta una parziale modifica al piano di riforma scolastico. Il progetto pari opportunità sarà facoltativo! Ai genitori dunque la scelta, firmare aderendo al progetto oppure no. Così facendo manifestano quasi la flagranza di reato o almeno non sembrano proprio sicuri della propria  legge.. Ed hanno ragione perché è la solita, inutile trovata per creare mercato a qualcuno. Sicuramente però, dicevo ieri, nel governo non c'era alcun intento trasformista o riformatore di imitare quel movimento filosofico-culturale nato nel Nord America fra gli anni 70/80 poi denominati  studi di genere  o  gender studies  nel mondo anglosassone. Figurarsi se questi potessero mai prendere una strada talmente radicale! La riforma rinvia sempliceme...

Il silenzio della PA

I giudici riconoscono la risarcibilità della danno ingiusto cagionato dall'inosservanza colposa o dolosa del termine di conclusione di un procedimento. Quindi applicano la legge 241/90 come novellat dalla l. 69/2009. Ecco che torna il problema del danno da ritardo , questa volta risolto normativamente con la configurazione di un  illecito aquiliano .  In particolare il risarcimento spetta quando senza riscontro resti l’istanza presentata in quei casi in cui “ il procedimento consegua obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba essere iniziato d’ufficio”.  Allo stato la giurisprudenza ritiene la risarcibilità del danno da ritardo  solo nell’ipotesi in cui venga concesso in ritardo un provvedimento favorevole al privato .  Invece, nel caso di perdurante silenzio si ritiene che sia possibile riconoscere un risarcimento nell’unico caso in cui sia prevedibile la spettanza del bene oggetto dell’istanza del privato. Tuttavia la predetta impostazione, che ricalca ...