Passa ai contenuti principali

"E' mio oppure è nostro?" Usucapione e condominio



Non so se avete mai sentito parlare di "usucapione di quote condominiali".

È quella fattispecie per cui singoli condomini si appropriano di parti comuni dell'edificio condominiale, con il semplice godimento del bene protratto nel tempo.

Avete presente quei casi in cui da sempre avete visto quel vostro vicino di casa comportarsi come proprietario di quello spazio condominiale che, in realtà, dovrebbe essere di proprietà comune?
Ecco quello!
Lui ha le chiavi, cura quello spazio "come se" fosse il suo, di condividere con gli altri non se ne parla neppure, possibilmente paga anche gli oneri condominiali.

Per comprenderci meglio faccio un esempio per altro realmente accaduto e sul quale è intervenuta una sentenza della Cassazione abbastanza importante.

Tizio chiude l’accesso a un porticato comune attraverso opere murarie e una porta a battenti di ferro.
Si impossessa di un forno, demolisce un pozzo comune e dei lavatoi.

Dopo più di 10 anni, il condominio lo chiama in causa e chiede che Tizio venga condannato alla demolizione delle opere illegittime e al ripristino dello stato dei luoghi, oltre al risarcimento del danno.

✒️🎓👓I Giudici della Cassazione ritengono che Tizio, in determinati casi e a determinate condizioni possa usucapire la quota condominiale e quindi comune con gli altri condomini, senza che sia necessaria una vera e propria "interversione del possesso"🔆(vedi nota sotto..se proprio vuoi sapere cosa sia)

Condizioni:

📜Se il convenuto/condomino riesce a dimostrare (con prove certe e inconfutabili) 📜

📌di avere goduto del bene attraverso un proprio possesso esclusivo;

📌che non c'è stata forma di intromissione altrui nel proprio uso della cosa comune;

📌 che sia manifesta ed inequivocabile la sua volontà di possedere "come proprietarioe non più "come condomino". 

[Qui faccio un esempio per chiarire]

🔎🖋Esempio: 💰paga oltre che gli oneri condominiali ordinari anche quelli straordinari solitamente riservati ai proprietari🔐🔐

📌nessun altro condomino ovvero il condominio si è opposto, per il tempo utile ad usucapire (tipo 10 anni); 

🚷non è sufficiente che gli altri condomini si siano semplicemente astenuti dall'uso del bene comune ma si richiede quasi una loro convinzione sulla titolarità esclusiva di Tizio (restando sull'esempio)🚯

Al ricorrere di queste condizioni, il condomino avrá reso riconoscibile la sua intenzione di non possedere più come semplice condominio bensì come proprietario e quindi avrà usucapito, ergo, sarà proprietario esclusivo della parte che "era" comune.

Ora per i più interessati spiego cosa sia 

🔆interversione di possesso:

È il mutamento della detenzione (semplice godimento del bene) in possesso; oppure il mutamento del possesso corrispondente all'esercizio di un diritto reale su cosa altrui (es.: usufrutto, superficie, locazione) in possesso coincidente all'esercizio del diritto di proprietà
Dal momento del suddetto mutamento comincerà a decorrere il tempo necessario per usucapire il diritto di proprietà.

🔆🔆affinché quanto sopra si realizzi occorre in via alternativa:

👍 una causa proveniente da un terzo;

✌️ un'opposizione del possessore contro il diritto del proprietario

👉 è necessaria, pertanto, una manifestazione esterna, non essendo sufficiente un cambiamento interno al possessore.

👉L'opposizione nei confronti del proprietario deve essere inequivocabilmente diretta contro quest'ultimo, in modo da essere portata a sua conoscenza. 


Per ogni info e contatti visita il mio sito

Per rimanere sempre informato seguimi qui




Commenti

Post popolari in questo blog

Affido condiviso e collocazione prevalente dei figli

Faccio sempre un poco di fatica quando devo spiegare ai miei clienti cosa sia il collocamento prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori. Sopratutto quando difendo un uomo-papà. Mi chiede subito, il papà-cliente? " ma che vuol dire.   Io sapevo che ormai i figli vengono affidati ad entrambi i genitori i quali partecipano al cinquanta percento alla crescita, educazione ed anche mantenimento dei figli. Che vuol dire che mio figlio potrebbe essere collocato prevalentemente presso la madre ?"  Anzitutto chiariamo prima: >>> cosa significa "collocamento" prevalente di un figlio presso uno solo dei genitori? Significa che l'affidamento del figlio sarà condiviso fra i genitori ma lo stesso risiederà stabilmente presso uno di essi, il prescelto.  Quindi il genitore collocatario avrà l'affidamento del figlio in percentuale maggiore rispetto all'altro. Quest'ultimo potrà vedere il figlio, ad esempio, un paio di giorni a settimana...

Figli e figliastri ?? Rientra dalla finestra la differenza di trattamento?

" Avvocato il mio ex partner, costantemente e continuamente, mi versa un mantenimento più basso di quello stabilito dai giudici" Fino a pochi giorni fa, fra i tanti rimedi prospettabili, era ricompreso anche uno strumento, abbastanza incisivo e da usare in ultima istanza, quando proprio non si poteva fare altrimenti. Ad esempio perché non c'era reddito certo da aggredire (tipo stipendio, affitti, rendite etc). Questo strumento è previsto dall'art 3 della legge sull'affido condiviso (la 54/2006) che rinvia alla procedura attivabile in caso di violazione dell'articolo 570 2^ comma del codice penale. Tale norma  prevede la punibilità di chi fa mancare i mezzi di sostentamento economico e morale verso i figli ovvero verso il coniuge. Il reato si aggrava se c'è già una sentenza che stabilisce un onere contributivo nell'esatta quantificazione. Perché dico fino a qualche tempo fa? Perché adesso mi toccherà prima chiedere: " Siete sposati op...

Come tutelarti nel mercato libero luce e gas

Si chiamano  reclami  quelle comunicazioni che il cliente rivolge al venditore per lamentare un mancato rispetto: - delle norme vigenti; - delle condizioni contrattuali; - del regolamento di servizio per quanto riguarda il servizio ricevuto.  In caso si verifichi una di queste mancanze infatti il cliente può presentare reclamo scritto  tramite modulo precompilato reperibile # presso sito internet del fornitore # presso eventuali sportelli di tutela consumatori. il reclamo dovrà contenere: @ i dati identificativi del cliente che lo espone; @ il servizio di fornitura al quale si riferisce; @ il codice POD ( energia elettrica ) o PDR ( gas ) del contratto di fornitura. ??? Sapevate che...???  La risposta del venditore dovrà fornire al cliente una motivazione formulata in termini CHIARI per facilitarne la comprensione. Dovrà riportare il riferimento al reclamo scritto, le informazioni contrattuali, ed eventualmente le indicazioni s...