ATTENZIONE !!!!!
👓👓
‼️Leggere attentamente i contratti predisposti dalle compagnie assicurative per la RCA‼️
Firmo o non firmo ?
Inutile dirVi "non firmare" perché i contratti sono predisposti dall'impresa e o li firmi oppure ti fermi. Nel senso che non hai copertura assicurativa e non puoi girare con la macchina.
In considerazione del fatto che tutte le compagnie assicurative si uniformano nella predisposizione dei contratti, il rischio di "fermarsi", in caso di mancata sottoscrizione, diventa una realtà!
La bella notizia!
Alcune clausole sono vessatorie e quella di cui Vi parlo sotto lo è certamente perché è intervenuta pronuncia dell'autority.
Parlo di quella clausola contrattuale in cui le imprese assicurative dispongono unilateralmente che "penalizzeranno" il consumatore che, per la risoluzione della controversia, in fase di conciliazione paritetica, si rivolge ad un legale.
Sotto spieghiamo tutto nel dettaglio.
Buona lettura e.....👀👀👀👀👀👁👁👁👁👁
È del 27.12.2016 il provvedimento con cui l'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha dichiarato⛔️ vessatoria ⛔️la clausola rubricata “Condizione Aggiuntiva RC Accordo per la risoluzione delle controversie mediante ricorso alla procedura di conciliazione paritetica”.
L'Autority ha disposto che
👍La vessatorietà è dichiarata limitatamente ai rapporti contrattuali tra l’impresa e i clienti consumatori.
✌️Si estende alla clausola in tutte le sue versioni.
Riportiamo sotto la clausola
"Condizione Aggiuntiva RC Accordo per la risoluzione delle controversie mediante ricorso alla procedura di conciliazione paritetica"
- per i sinistri gestiti con la procedura di risarcimento diretto – CARD, l’assicurato si impegna a:
1) non affidare la gestione del danno a soggetti terzi che operino professionalmente nel campo del patrocinio (ad esempio avvocati /procuratori legali e simili);
2) ricorrere preliminarmente alla procedura di conciliazione paritetica se l’ammontare del danno non supera i 15.000 euro.
In cambio di tale obbligo l’impresa opera lo sconto del 3,5% sul premio annuo netto RCA.
👉 se invece,l’assicurato viola il predetto impegno, l’impresa applica una penale del 20% del valore del sinistro con il limite massimo di 500 euro da detrarsi dalla somma dovuta a titolo di risarcimento. 👈
L'Autoritá ha qualificato come clausole vessatorie ai sensi del Codice del consumo, degli articoli 33, comma 2, lettere f) e t), nonché 34, comma 2) le suddette clausole, che di fatto
⛔️ sanciscono a carico del consumatore restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con i terzi.
La limitazione della facoltà di rivolgersi a terzi, quali professionisti o patrocinatori, discende infatti dal disincentivo a tale comportamento indotto dalle pesanti conseguenze determinate dall'imposizione della penale prevista.
📜✒️Come chiarito dalla Corte di Cassazione, il diritto del danneggiato a tutelare i propri interessi, affidandosi alla competenza di un legale o di uno studio tecnico, deve essere riconosciuto anche nella fase prodromica al giudizio, assistenza che è espressamente ritenuta dalla Cassazione necessitata e giustificata in funzione dell’attività di esercizio stragiudiziale del diritto al risarcimento📜
👉Si tratta di una previsione che oltre a costituire una limitazione alla autonomia contrattuale del consumatore nei rapporti con terzi soggetti, nel caso di specie, integra anche un illegittimo pregiudizio all’esercizio del diritto di difesa costituzionalmente garantito.
In conclusione, vista la nullità della clausola vessatoria, qualora il consumatore scelga liberamente di farsi assistere da un legale nella gestione del contenzioso, in fase di conciliazione paritetica, non troverà applicazione nei suoi confronti nessuna penale.
In conclusione, vista la nullità della clausola vessatoria, qualora il consumatore scelga liberamente di farsi assistere da un legale nella gestione del contenzioso, in fase di conciliazione paritetica, non troverà applicazione nei suoi confronti nessuna penale.
La conciliazione paritetica é un ottimo strumento deflattivo e di soluzione veloce delle controversie, ma non è corretto strumentalizzarne l'utilità ovvero pregiudicare il diritto costituzionale alla difesa.
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