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Concessionari del credito

Sull'inutilità dei concessionari del credito ai quali gli enti pubblici affidano la riscossione coattiva dei debiti tributari ci sarebbe molto da dire, eppure ciò che desta maggiore curiosità tra i giuristi è questo.
Come mai lo stato li ha legittimati con normativa molto spesso in contrasto con diversi articoli del codice civile, della costituzione e delle leggi tributarie ?
Da più parti si risponde che lo si è fatto per pareggiare i bilanci degli enti pubblici stessi (comuni; INPS; Agenzia delle Entrate; INAIL). Nel senso che i concessionari (società per azioni) pagavano i debiti tributari risultanti dai ruoli stilati dai primi che contemporaneamente si liberavano dal recupero crediti nei confronti dei contribuenti.
Ciò che continua a restare in dubbio è come mai lo stato continui a legittimare il notevole ricarico di spese, interessi e mora che si accumula sulle cartelle poi notificate ai contribuenti, spesso assolutamente incomprensibili ed immotivate. 
Sul punto si ricorda che la giurisprudenza tributaria ha più volte ribadito che le cartelle non dettagliate puntualmente nel conteggio degli interessi e le aliquote applicate alle varie annualità sono affette da nullità. Anzi per la Cassazione si tratta di atti lesivi del diritto alla difesa del contribuente ed a nulla vale che l’iter dell’accertamento sia già giunto a conclusione ed il contribuente stesso informato.
Ciò posto sarebbe utile che la legislazione nazionale, prima ancora di quella locale, si orientasse verso l'abolizione di questi sub-creditori-capitalisti che se da una parte ristorano gli enti pubblici dall'altro ledono i diritti del contribuente.
Questi, seppur moroso, non può essere "punito" al di là del lecito richiedendogli somme quasi raddoppiate da voci di spese che sostanzialmente sono il compenso/lucro delle società di capitali, alias, concessionarie del credito!
La ratio di questa nuova legislazione potrebbe essere la stessa di quella attraverso la quale è stato depenalizzato il reato di debito tributario oppure qualsiasi altra purché ragionevole ed equilibrata.
Continuando a legittimare le società di capitali avranno giustizia solo quei contribuenti capaci economicamente di accedere alla giustizia, verosimilmente chi potrebbe pagare anche i tributi in regola. Mentre i contribuenti impossibilitati economicamente continueranno a restare debitori morosi ma comunque ingiustamente perseguiti.

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