Passa ai contenuti principali

"Sono obbligato a fare i vaccini a mio figlio? e quali conseguenze rischio?"


"Ma cosa sta succedendo con questa storia sui vaccini?"

Me lo sono chiesta oggi pomeriggio. Ovviamente non è la prima volta che lo faccio, ma senz'altro è la prima volta che le notizie che sento sul tema,  mi preoccupano lievemente.

Il governo si è messo all'opera per confezionare una legge che renda obbligatorio il vaccino. Ben 12 vaccini, per la precisione. 
L'armata Brancaleone ha deciso di adoperarsi per "porre fine a questa nuova e nefasta tendenza basata su voci di popolo, che determina una sensibile diminuzione della copertura vaccinale per le vaccinazioni più comuni". 
Quindi l'armata al governo (abusiva visto che non ha vinto le elezioni) ha deciso la strategia per contrastare questo fenomeno. 

Piccola premessa storica giuridica. Solo perché può aiutarti a capire il presente.

L'obbligatorietà dei vaccini risale agli anni '60 ed era relativa soltanto alla difterite, al tetano e alla poliomielite. Prevedeva:
- specifiche sanzioni penali a carico dei genitori che omettessero di vaccinare i propri figli;

- l'obbligo per le scuole di verificare l'avvenuta vaccinazione come presupposto per la frequenza scolastica. 

Orbene, la legge di depenalizzazione 689/81, ha trasformato il reato di omessa vaccinazione  in illecito amministrativo.
Infatti quando è stato introdotto l'ultimo dei vaccini obbligatori, quello contro l'epatite B (nel 1991), l'eventuale omissione veniva sanzionata solo in via amministrativa. 
Già nel 1978 (con la legge n. 833/1978) il legislatore ed il ministero decisero di cambiare strategia.
Puntarono sull'informazione e sulla persuasione, piuttosto che sulla repressione.

Ecco spiegato perché  i vaccini introdotti successivamente come l'esavalente e quello contro la meningite NON SONO OBBLIGATORI ma solo raccomandati.

Per gli stessi motivi il legislatore con il DPR n. 355/1999 ha abolito il divieto di frequenza scolastica per i non vaccinati.

Qui ci sta un bel "eh si stava meglio quando si stava peggio". 
Che dire?! 

Dal punto di vista normativo sul tema specifico "VACCINI" il legislatore sembrava finalmente evolutosi. Aveva infatti, FINALMENTE COMPRESO, che il divieto di frequenza scolastico cozzava di brutto con il principio costituzionale dell'istruzione obbligatoria per tutti i minori

C'è una triste regressione sul punto.

Per questo sono preoccupata. Vorrei dirti (come peraltro ho fatto qualche mese sulla mia pagina FB) che nessuno potrà impedire a tuo figlio di andare a scuola perché non ha fatto i vaccini. Ma adesso non mi sento più di dirtelo per un semplice motivo.

STANNO APPROVANDO UNA LEGGE. ANZI per la precisione hanno confezionato un decreto legge che, quanto prima sarà operativo e che reintroduce il divieto di frequenza scolastica, radiazione per i medici che diffondono notizie "contro" le vaccinazioni, provvedimenti di riduzione della capacità genitoriale per quei genitori che non fanno fare i vaccini ai figli e ci hanno buttato dentro anche pesantissime sanzioni pecuniarie per il genitore che non somministra i vaccini (da 700 a 7.500 euro).

Potrai chiederti, ma come fanno? non possono farlo? è ingiusto!

Lo hanno fatto prendendo le mosse da un norma anch'essa d'urgenza (l'art. 117 del D.Lgs. 112/1998) che attribuisce alcuni poteri di intervento particolarmente incisivi QUANDO  sia già in atto un'epidemia e dunque sia urgente intervenire.

Il punto è che in Italia non c'è in atto alcuna epidemia e quindi, in teoria, tutto quello che sta facendo il governo è, ancora una volta, illegittimo da ogni punto di vista.

Il fatto grave è che prima che intervenga una pronuncia costituzionale molte teste cadranno. Alcuni  genitori potrebbero, infatti, farne le spese e cosa ancora più grave, alcuni bambini potrebbero venirne danneggiati. Quelli più deboli, allergici oppure geneticamente predisposti a non tollerare quelle invasive e massicce intrusioni virali nel loro piccolo corpo appena nato.

Io non sono un medico, sono un avvocato. Ma comprendo molto bene chi di questa categoria sia serio, bravo e competente. E seppur in pochi, alcuni di questi hanno avuto il coraggio di dire la verità, e cioè che prima di somministrare i vaccini sarebbe corretto valutare le condizioni del singolo neonato. Stop. solo questo hanno detto. E lo hanno fatto a fronte dei centinaia di casi di neonati danneggiati più o meno gravemente a causa dei vaccini. E su questo posso garantire, perché io stessa ho conosciuto qualcuno di questi genitori che, con voce fioca, confusa ed incerta, mi ha spiegato l'iter della malattia del loro bambino. Ma puoi facilmente comprendere quanto difficile sia per un genitore di un bambino di due o tre anni poter dimostrare che il proprio figlio PRIMA dei vaccini stava bene mentre DOPO ha accusato una serie di problemi indefinibili e che neppure i medici, spesso, sanno diagnosticare. E' difficile anche per un medico in linea generale. Sono pochi quegli specialisti in grado di poter certificare con elevato grado di probabilità che quel problema sopravvenuto sia riconducibile al virus iniettato con il vaccino.

Dopo averti detto quanto di negativo ed illegittimo ci sia in questo decreto legge, voglio darti anche un contributo giuridico sul tema per aiutarti a capire ed anche reagire prontamente laddove ne avessi esigenza.

1) Si può limitare la capacità genitoriale (patria potestà) di un genitore che non sottopone il figlio a vaccino? 

Finora i Tribunali competenti sulle questioni dei minori non hanno emesso provvedimenti limitativi per il semplice rifiuto delle vaccinazioni. Tranne in alcuni casi in cui già ci fossero elementi di trascuratezza nella cura e nell'educazione dei minori. 

Devo anche dirti quanto segue però, per giusta conoscenza.

Qualcuno ha detto: l'autodeterminazione riguarda sé stessi, non i propri figli minori. Dunque la tutela della salute dei minori non può essere lasciata al libero apprezzamento dei genitori, ma va salvaguardata con l'intervento del giudice o dell'autorità sanitaria. 

Si dovrebbe, così, integrare la volontà del minore con l'intervento di una autorità pubblica che si sostituisce ai genitori. Questa obiezione ha tratto qualche vantaggio da alcune pronunzie della Corte di Cassazione che, in tema di vaccinazioni obbligatorie, ha rilevato come la vaccinazione non possa essere rifiutata per una generica convinzione o per ignoranza del genitore. Sostengono i giudici che devono essere specificate le ragioni che rendono la vaccinazione pericolosa per la salute del minore.
A mio parere l'interpretazione che vuole sostituire la volontà del genitore con quella di un organo pubblico ha scarse possibilità di prevalere, dal momento che esiste nel nostro ordinamento l'incontestabile principio: "la volontà dell'incapace è sostituita da quella del suo rappresentante legale".
Fino a quando non esistono ragioni per annullare quella rappresentanza, saranno i genitori ad esprimere la volontà del minore. L'autodeterminazione dei figli minori rispetto alla salute si concretizza attraverso la scelta dei suoi genitori. 

In conclusione, sebbene non sono mancate le pronunzie di alcuni giudici che hanno ravvisato nel rifiuto delle vaccinazioni una condotta pregiudizievole per il minore, l'atteggiamento prevalente nella giurisprudenza è quello di rimettere alla scelta dei genitori l'opportunità di vaccinare o meno i figli minori, secondo le proprie convinzioni o conoscenze. 

2) si può imporre l'obbligo di eseguire le vaccinazioni alla luce dell'impianto normativo esistente?

La risposta è negativa e si basa sull'art 32 della Costituzione.
 “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge".

Bada bene per disposizione di legge si intende  legge ordinaria.  Non decreto legge o altro provvedimento di urgenza. Solo una legge ordinaria può farlo, la quale prevede un iter molto più garantista rispetto alla decretazione d'urgenza che appunto, come dice la parola stessa, dovrebbe essere emessa solo per questioni di urgenza. Motivi che nello specifico NON ESISTONO.

Per pacifica interpretazione l'art. 32 C. tutela una delle massime espressioni della libertà, quella di non essere sottoposti a cure o terapie che non siano liberamente scelte o accettate

L'opinione maggiore tra giudici e avvocati è questa attualmente: solo lo stato di necessità per la salute pubblica può consentire al legislatore l'imposizione di un trattamento sanitario. Attraverso questo orientamento interpretativo, generalmente condiviso, si riunisce il diritto individuale alla salute con l'interesse alla salute dell'intera collettività. 

Che significa? che solo in caso di pericolo vero e reale di epidemie  si può obbligare qualcuno ad un trattamento sanitario (vaccino) obbligatorio perché si rende necessario per tutelare la salute della collettività.

Ma ti dico di più.

Anche in caso di seria compromissione della salute pubblica, qualora il diritto individuale alla salute viene prima di quello collettivo alla tutela della salute non si può imporre la vaccinazione. Cioè se certificati medici dimostrano che tuo figlio non può essere vaccinato perché gli farebbe male (per x motivi) nessuno può obbligarti a vaccinarlo, neppure se c'è uno stato di pubblica emergenza.
Aggiungo anche che il decreto legge sarebbe condivisibile solo qualora ci fosse in atto già un epidemia che, invece, non c'è.
Le uniche epidemie che ho visto e sentito ultimamente sono diffuse, appositamente, attraverso i mass- media. Nessun pericolo di epidemie di tetano, di varicella o morbillo. Le statistiche riportano le stesse percentuali degli anni passati.

Riepilogando e stando all'attuale interpretazione maggioritaria delle norme di rango costituzionali (quindi in linea di massima intoccabili) peraltro supportate dalla normativa europea:

1) Non sussiste alcuna epidemia e neppure una comprovata situazione di urgenza che legittimi l'approvazione di una legge ordinaria (men che mai un decreto legge) al fine di imporre l'obbligo del vaccino;

2) Nessun giudice può limitare la capacità genitoriale al genitore che non sottopone il figlio al vaccino, tranne che non ci siano anche altre ragioni (tipo trascuratezza o mancata cura etc). Figurarsi se possa togliere del tutto la patria potestà.

3) la frequenza scolastica è un diritto e dovere costituzionale per cui, attualmente, se qualcuno pretende di non ammettere tuo figlio a scuola PER QUALUNQUE RAGIONE (non solo perché non ha fatto i vaccini) puoi andare diretto alla procura a denunciare il fatto, perché il reato lo fanno loro. Non lo hai fatto tu.

Un ultima chicca. 

L'introduzione della vaccinazione obbligatoria per legge nel nostro ordinamento è preclusa dalla Convenzione di Oviedo, recepita in Italia con LEGGE n.145/2001.

Qui si stabilisce il fondamentale principio dell'autodeterminazione in materia di salute.

Anche sulla base di questo testo la vaccinazione è un trattamento preventivo per persone sane, dunque, resta fondamentale il consenso del paziente o del suo rappresentante legale. Tranne che non si configuri lo stato di necessità pubblica. Allora potrebbero farsi eccezioni introducendo delle misure coercitive a carico degli individui.

Spero di averti chiarito un poco le idee sulla scarsa legittimità di questo decreto legge che vorrebbe introdurre l'obbligatorietà dei vaccini, ad ogni modo considerami a tua disposizione per ogni chiarimento ulteriore anche privatamente compilando il format sulla pagina del mio sito
Oppure mi puoi scrivere sulla mia pagina FB https://m.facebook.com/studiolegalelaurapizzo/
O sui canali forniti sul blog..insomma per qualunque dubbio puoi chiedere. E visto che
- sono solidale e pure sensibile al tema - - voglio evitarti di aderire a pseudo associazioni che marciano su queste cose facendo circolare petizioni nauseanti ed inutili da ogni punto di vista;
Per evitarti tutto questo, ti regalo la consulenza stai sereno..😉
Ciao a presto 
Avvocato Laura Pizzo


Commenti

Post popolari in questo blog

Il nudo proprietario subentra automaticamente nel contratto di locazione stipulato dall'usufruttuario?

Avete presente quei casi in cui un genitore trasferisce la proprietà di una casa ai figli però trattiene per se la possibilità di disporre dello stesso bene, ad esempio per abitarvi finché è in vita ? Questo tipo di diritto è l'usufrutto a vita che consente di scorporare la proprietà dalla disponibilità effettiva del bene in soggetti differenti. È un istituto molto utile e che viene utilizzato spesso nella prassi, sopratutto in ambito familiare. L'usufruttuario ha piena disponilità del bene in questione e può anche concederlo in locazione a terzi tramite un vero e proprio contratto di locazione. Può accadere che l'usufruttuario viene a mancare mentre ancora il contratto di locazione è in essere, perché non è scaduto. Il diritto di usufrutto si trasferisce agli eredi dell'usufruttuario, non subentra il proprietario in automatico.  Quindi qualunque azione relativa al contratto come, ad esempio lo sfratto per morosità, verrà attivata dagli eredi dell'usufruttuario i qu

Compromesso e tutela per il promissario acquirente.

Ultimamente un cliente mi poneva una questione. 👉 "ho firmato un preliminare per l'acquisto di un immobile. Quali sono le mie tutele di fronte ai creditori dell’alienante ? In altre parole mi si chiedeva: Se i creditori del proprietario-venditore eseguono atto di pignoramento o sequestro sul bene oggetto del contratto, io che tutele ho? Premessa. Non sempre si pone il problema di cui sopra. Si pone solo quando il  preliminare di vendita immobiliare: A)  è stato stipulato con scrittura privata NON autenticata  B) non è stato trascritto nei pubblici registri. Diciamo che la seconda è una logica conseguenza della prima in quanto si può trascrivere solo l'atto autenticato oppure l'atto pubblico. Insomma è necessario l'intervento di un notaio. Se ricorrono i punti di sopra, i creditori dell'alienante - promittente NON potranno compiere atti esecutivi sul bene oggetto del preliminare.  Quindi ci sarà  🎯piena tutela per l'acquirente che

Affidamento o adozione ?

Oggi parlo di adozione e della legge, nelle varie modifiche, che ne disciplina l'iter. Porterò l'esempio di uno dei casi pratici che ho seguito, che seguo e che, purtroppo, seguirò ancora per molto tempo. Dico purtroppo perché attualmente la procedura è incredibilmente lunga, complessa e per tanti versi irrazionale ma sopratutto perché la questione ha a che fare con bambini e quando per la LORO tutela dei diritti si deve accedere alla giustizia, si percepisce un fallimento del sistema, una falla, qualcosa che non è stato adeguatamente preventivato. Aggiungo che con la nuova riforma del processo civile e la contestuale soppressione del Tribunale dei Minori, la cosa non migliorerà. Anzi verosimilmente, se non si aggiusta il "tiro" peggiorerà. La legge ha creato un binario parallelo tra due istituti: l'affidamento e l'adozione. Non sono uno complementare all'altro, procedono invece uno verso una direzione e l'altro verso un'altra ed è molto difficile