Passa ai contenuti principali

"Mantenimento non va riconosciuto a chi è indipendente economicamente"

Oggi ovunque leggo questa notizia...


"Divorzio, è rivoluzione: per l’assegno di mantenimento non conta più il tenore di vita"

"Una sentenza rivoluzionaria, a cui la Cassazione è arrivata nella sentenza 11504, depositata oggi, relativa a un divorzio "eccellente"

Quindi mi chiedo: "sarà vero??"

e....approfondisco...

I giudici della Cassazione indicano come nuovo (meglio direi semi nuovo o rivisto) criterio di spettanza dell'assegno divorzile «l'indipendenza o autosufficienza economica dell'ex coniuge che lo richiede».

Quindi il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, va in soffitta?

È davvero rivoluzionaria questa sentenza della Cassazione?

E allora cambia tutto?
Cosa cambia?

Prima regola: contestualizzare le notizie.

- Nello specifico, gli ex coniugi in questione erano Lisa Caryl Lowenstein e Vittorio Grilli, già ministro dell'Economia nel Governo Monti.

Lei ha chiesto a lui un assegno di divorzio che tenesse in considerazione il "tenore di vita goduto in costanza di matrimonio".

Questi due sono separati dal 2008 è ufficialmente divorziati dal 2013!

Quindi il matrimonio di cui si parla è antecedente al 2008.

Diciamo che stona un po' parlare ancora di tenore di vita matrimoniale facendo riferimento a un matrimonio di 10 anni fa.

Quindi più che di cambiamento epocale io parlerei di logica razionale giurisprudenziale, sopratutto se si considera che la domanda della ex moglie era assolutamente pretestuosa ed infondata.

**** infatti, se ricordi, la ex moglie è la stessa che nel 2013 fu indagata per la serie di buchi della propria attività di impresa, poi coperti da Finmeccanica e che causarono non pochi problemi al maritozzo****

- Lei ha tanti soldi, molti soldi. È una nota imprenditrice con fatturati importanti. Infatti la sua richiesta è stata bocciata anche nei due gradi di giudizi precedenti. Perché infondata.

Il contesto è di ex coniugi DIVORZIATI con molti soldi, ricchi, che hanno una situazione di reddito che si equipara.

<<<Se non sei nella loro situazione, hai speranza!>>>>


A mio parere questo è il motivo per cui i giudici hanno tutti bocciato la richiesta della ex moglie: L'infondatezza della richiesta unità al benessere economico della ex moglie.

Il tenore di vita, come parametro è già desueto da molti anni, mica da ora. Come minimo da quando è subentrato il regime di affido condiviso. Momento dal quale si è verificato anche un lieve cambiamento in tema di mantenimento del coniuge.

>>>> quello più importante era e continua ad essere il principio della condizione di autosufficienza del coniuge che chiede.

Quindi la domanda di assegno divorzile quando non può essere accolta?

SE sussistono determinate condizioni di legge.

Cioè se ricorrono delle situazioni di fatto, i cosiddetti "indici":

1) il possesso di redditi di qualsiasi specie/o cespiti mobiliari e immobiliari;

2) le capacità e possibilità effettive di lavoro personale;

3) la stabile disponibilità di una casa di abitazione.

Un ultima cosa te la voglio dire.

Nulla è mai certo in diritto, neppure quando lo dicono in cassazione, anche perché qui siamo in Italia, mica in America. I giudici non "fanno leggi" ma determinano orientamenti.

Vuoi un consiglio? Ti stai separando e non sai da dove cominciare?
Parti da qua...vai al mio sito e chiedimi una consulenza





Commenti

Post popolari in questo blog

4 importanti agevolazioni fiscali sull'acquisto di veicoli per i casi di disabilità

Sapevate che i disabili o i loro familiari che acquistano un veicolo possono contare su quattro benefici?  Proprio così la legge prevede che qualora il disabile ovvero il familiare, a carico del quale è posto, intende acquistare un veicolo possa usufruire di 4 benefici che sono: l’IVA agevolata, la detraibilità IRPEF, l’esenzione dal pagamento del bollo auto e l’esenzione dalle imposte di trascrizione sui passaggi di proprietà. Spieghiamoli meglio nel dettaglio.  L’IVA agevolata del 4% è applicata all’acquisto di veicoli, nuovi o usati, con cilindrata fino a 2000 centimetri cubici, se a benzina, e 2800 centimetri cubici, se con motore diesel, che rientrino in una delle seguenti categorie: motocarrozzette, motoveicoli per trasporto promiscuo o specifico, autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo o specifico. Si può beneficiare di questa agevolazione solo una volta ogni quattro anni, salvo cancellazioni dal Pubblico Registro Automobilistico avvenute prima della ...

Oggi mi dichiaro con il mio prossimo libro "Figli minori in tempo di crisi"

Oggi voglio dichiararmi! Sto scrivendo un libro, già a buon punto, che conto di pubblicare al massimo entro due mesi a partire da oggi. "FIGLI MINORI IN TEMPO DI CRISI" Credo che il tema che tratterò puoi facilmente immaginarlo. Chi mi segue da vicino (  avendone fatta apposita richiesta qui  ) sa che i miei clienti sono i figli minori   ed in particolare quelli coinvolti nelle separazioni fra i genitori. Le separazioni, i divorzi, le crisi nelle relazioni di coppia in generale, sono eventi ordinari i cui effetti, più o meno negativi, sono collegati per lo più a come  gli individui coinvolti nella stessa crisi gestiranno le proprie emozioni e sull’ interesse sul quale decideranno, più o meno consapevolmente, di focalizzarsi. La fine di una relazione duratura e stabile rappresenta un cambiamento di uno status quo.  Inizia, ha uno svolgimento ed anche una conclusione. I suoi effetti non sono necessariamente e totalmente devastanti, anzi, nell...

Contrasti normativi in materia di strumenti di risoluzione alternativa della controversia

ADR, mediazione, negoziazione. Tutti nuovi istituti di risoluzione alternativa delle controversie, da avviare in via preventiva ad una eventuale causa ed in determinate materie, oggetto del contendere. La confusione tra i suddetti strumenti è tanta e si  spalma, omogeneamente, tra i diversi livelli di utenza del diritto. Tra clienti, avvocati e giudici, di tanto in tanto, comunichiamo il nostro stupore e spesso, di fronte a casi pratici, davvero non si sa che strada intraprendere. Di recente un Tribunale, quello di Verona,  ha ritenuto di rimettere alla valutazione della Corte UE la questione della compatibilità tra la mediazione obbligatoria, introdotta dall’art. 5 comma 1bis del D. Lgs. 28/2010, e la speciale procedura di risoluzione alternativa della controversie (ADR), introdotta nel Codice del consumo in attuazione alla direttiva 2013/11/UE. Nel caso di specie, un consumatore ha proposto opposizione ad un decreto ingiuntivo emesso a suo carico, a fronte del saldo debitore...