Passa ai contenuti principali

Chi vuole sapere chi ha vinto i ricorsi in Cassazione per la questione Sisma 90?

E finalmente abbiamo la prima sentenza della Cassazione sulla questione sisma 90 (vai al primo articolo) (e qui trovi il secondo)

In data 14 luglio 2016 è stata pubblicata la sentenza in cui i giudici hanno definitivamente bocciato le tesi sostenute dall'Agenzia delle Entrate e disposto il rimborso del 90% delle somme versate a titolo di IRPEF per gli anni 1990, 1991 e 1992.

Personalmente sono molto soddisfatta del risultato ottenuto perché la sentenza, nel rigettare la tesi dell'Agenzia delle Entrate, fa chiarezza su un punto che ultimamente era abbastanza controverso ed ha creato disagi anche ad alti livelli a causa dei dubbi interpretativi posti dalla recente legge 190/2014 art 1 comma 665.

La questione l'ho già trattata nei post riportati sopra (in particolare nel secondo) e sostanzialmente era questa.

L'Agenzia delle entrate fra i motivi di ricorso ne enuncia uno nuovo rispetto ai precedenti gradi di giudizio sostenendo che il ricorrente/ex lavoratore non avrebbe titolo a chiedere il rimborso perché la somma richiesta è stata interamente versata dal sostituto di imposta (il datore di lavoro), il quale quindi sarebbe anche l'unico legittimato ad agire in giudizio per il rimborso. Sostiene questo sulla base appunto della legge e del comma sopra citato.

La nostra eccezione, su questo specifico motivo di ricorso, faceva leva sul dato di fatto che la trattenuta era stata effettuata sullo stipendio del ricorrente, quindi unico soggetto effettivamente danneggiato dalla ingiusta privazione.
Inoltre ci rifacevamo all'orientamento prevalente in cassazione in materia di rimborso delle imposte sui redditi (ai sensi dell'art 38 DPR 602/73) secondo il quale, le liti tra sostituito e sostituto di imposta hanno ad oggetto la legittimità della rivalsa del sostituto (datore di lavoro) nei confronti del sostituito (lavoratore) ed entrambi hanno diritto ad agire nei confronti dell'amministrazione finanziaria se è stato versato più del dovuto oppure se è stato effettuato un versamento non dovuto. Entrambi potranno richiedere il rimborso, entrambi sono legittimati ad agire dinnanzi al Giudice Tributario.

Proprio questa eccezione è stata accolta dal Giudice Superiore con consequenziale accoglimento dell'istanza di rimborso dei ricorrenti tutti residenti a Siracusa nello specifico.

Questo è stato il primo precedente reso in Cassazione in materia, sulla questione specifica della sussistenza o meno della legittimazione ad agire dell'ex dipendente dinnanzi al Giudice Tributario per ottenere il rimborso delle ritenute IRPEF operate nel triennio 1990-1992, questione sollevata dopo l'entrata in vigore della legge 190/2014 (legge di stabilità), la quale doveva essere a favore dei contribuenti ed invece si è rivelata arma a doppio taglio per l'amministrazione finanziaria.

Chiunque volesse avere informazioni in merito può contattarmi ai recapiti indicati nel mio SITO, dove potrà scaricare i motivi di diritto della sentenza in questione (14406/16, VI Sezione Civile - T) nella apposita sezione DIBATTITI & QUESTIONES






Commenti

Post popolari in questo blog

Limiti all'eccezione di inadempimento nel preliminare di compravendita

Se si verifica l'inadempimento di una parte contrattuale rispetto ad una prestazione  corrispettiva, l'altra può rifiutare di adempiere la propria? In linea di principio SI. Il codice civile prevede questo antico e quantomai utile rimedio da applicare nei contratti a prestazione corrispettiva.  Corrispettivo nello specifico implica un nesso di reciprocità,  quello cioè nel quale ogni parte assume l'obbligazione di eseguire una  prestazione  (di dare o di fare) in favore delle altre parti esclusivamente in quanto tali parti a loro volta assumono l'obbligazione di eseguire una  prestazione  in suo favore. Molte volte le parti scelgono di impegnarsi  a concludere successivamente un contratto ed in questo caso NON SEMPRE, trova applicazione quanto detto sopra. Infatti nello specifico caso del contratto  preliminare    l'orientamento prevalente prevede condizioni particolari per l'applicazione dell'eccezione di inadempimento. Porte...

4 importanti agevolazioni fiscali sull'acquisto di veicoli per i casi di disabilità

Sapevate che i disabili o i loro familiari che acquistano un veicolo possono contare su quattro benefici?  Proprio così la legge prevede che qualora il disabile ovvero il familiare, a carico del quale è posto, intende acquistare un veicolo possa usufruire di 4 benefici che sono: l’IVA agevolata, la detraibilità IRPEF, l’esenzione dal pagamento del bollo auto e l’esenzione dalle imposte di trascrizione sui passaggi di proprietà. Spieghiamoli meglio nel dettaglio.  L’IVA agevolata del 4% è applicata all’acquisto di veicoli, nuovi o usati, con cilindrata fino a 2000 centimetri cubici, se a benzina, e 2800 centimetri cubici, se con motore diesel, che rientrino in una delle seguenti categorie: motocarrozzette, motoveicoli per trasporto promiscuo o specifico, autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo o specifico. Si può beneficiare di questa agevolazione solo una volta ogni quattro anni, salvo cancellazioni dal Pubblico Registro Automobilistico avvenute prima della ...

Grandi manovre

In sede di consulenza mi si richiede un parere su una proposta di assunzione presso un ente di formazione, con qualifica di docente.  La cosa che in particolare poneva dubbio al cliente era il fatto che dovesse dichiarare la propria disponibilità a mettersi in aspettativa prima ancora di firmare il contratto. Andando a fondo nella vicenda ho constatato che l'ente intendeva presentare un progetto alla Regione Sicilia al fine di rientrare in una misura proposta e portata avanti dal PD il cui fine, sulla carta, è quello di ridurre la disoccupazione giovanile e sopratutto quello di reimpiegare molti docenti formativi di corsi regionali che hanno perso i propri enti di formazione a causa dei precedenti scandali in materia verificatisi in Sicilia e che hanno bloccato repentinamente i fondi ad essi destinati. Gli enti che vogliono partecipare al bando devono dimostrare di avere un certo numero di docenti dipendenti, in aspettativa, al fine di vedersi finanziato il progetto. Per questo mot...