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"Sono stato tamponato, risarcito e ho perso la causa". Com'è stato possibile ?

Non so se a voi sia mai capitato... A me personalmente no, però a tanti miei clienti si!
Vi dico a cosa mi riferisco. 
Sei coinvolto in un sinistro stradale in cui sei sicuro, al 200%, di avere ragione.
Faccio l'esempio scolastico di chi viene tamponato dall'autovettura che proviene dal retro. Quindi il punto di impatto è sul paraurti posteriore e la responsabilità del sinistro è di certo di chi ha tamponato, secondo quanto stabilito dal codice della strada. Classico. Tuttavia "il colpevole" per un motivo oppure un altro non firma la constatazione amichevole del sinistro (probabilmente perché nessuno dei due lo ha in macchina come usuale), non risponde più al telefono, non si è presentato all'appuntamento etc etc.
Il classico ragionamento che si fa in questi casi è: "Ho ragione quindi.." e si va direttamente presso  il proprio sportello assicurativo per denunciare il sinistro. 
Il perito nominato dall'assicurazione in effetti conferma che, sulla base dei danni riportati, il punto di impatto e l'entità del danno stesso, risulta confermata la dinamica del sinistro. Tamponamento sia! L'utente vede soddisfatto il proprio diritto, risarcito il danno, riparata la propria autovettura che adesso è tornata nuova ed è contento e certo che la questione sia finita lì.
Invece, dopo un periodo più o meno lungo,  ecco che suona il citofono e riceve dall'ufficiale giudiziario, una bella busta verde, la apre e dentro trova la sorpresa. L'altro, quello che lo aveva tamponato e spudoratamente bidonato, lo cita in giudizio insieme all'assicurazione per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti allo stesso sinistro per cui, lui, ha già ottenuto pieno ristoro.

"Certo! Avevo ragione piena. Grazie che non ti hanno pagato alcunché"

Quindi decide di non rivolgersi ad alcun legale e di neppure costituirsi in giudizio perché ritiene di non aver nulla a pretendere ed anche nulla da eccepire in più rispetto a quello che emerge dai fatti e dalla perizia. Cioè "lui ha torto. Io ragione". 
Crede, sopratutto, che la questione coinvolga solo l'assicurazione e che lui invece sia stato citato solo per prassi.

Passa qualche tempo e gli viene notificata un altra busta verde che, questa volta, contiene una sentenza nella quale, capovolgendo la realtà dei fatti e la perizia, il Giudice ha stabilito che il convenuto contumace (assente) non ha dato prova, in concreto, di essersi attenuto alle regole di prudenza a proprio carico e ciò al fine di vedere esclusa ogni sua corresponsabilità nel verificarsi del danno.
Il motivo della decisione è sempre lo stesso. Prevale il principio secondo cui, in tema di responsabilità derivante da circolazione stradale, nel caso di scontro tra veicoli, trova applicazione la presunzione di cui all'art. 2054, secondo comma, cod. civ., cioè quella che stabilisce il concorso di colpa
Quindi il Giudice investito del caso, il quale abbia accertato la colpa di uno dei conducenti, non può, per ciò solo, ritenere superata la presunzione di cui sopra, essendo tenuto a verificare, in concreto, se questi abbia o meno tenuto una condotta di guida corretta.

Chiaro è che se non si ci costituisce in giudizio e non si ci difende non si potrà dimostrare che la propria condotta era corretta e quindi non si potrà confermare la colpa dell'altro.
Anche di recente, la Cassazione ha ribadito quanto sopra, confermando la decisione della Corte di appello che aveva applicato la presunzione di pari responsabilità perché, all'esito dell'istruttoria compiuta, mancavano  i "dati idonei alla piena ricostruzione delle modalità di accadimento del fatto dannoso", non era stato possibile accertare l'esatta dinamica dell'incidente, ed in particolare se il danneggiato avesse tenuto una corretta condotta di guida esente da ogni censura".

Quindi in ultima analisi, Vi consiglio di non sentirVi mai troppo sicuri in un sinistro stradale solo perché si riceve il risarcimento del danno da parte della propria assicurazione, e di consultare sempre un esperto al fine di tutelare la Vostra ragione, nel modo più appropriato ed opportuno.

Qui troverai l'argomento trattato, potrai scaricare la sentenza recentissima in cui si stabilisce tutto quanto sopra e reperire molte altre informazioni.


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