Leggendo ultimamente diversi articoli sul gratuito patrocinio, riflettevo in questi giorni su una questione che mi sta creando davvero non poco imbarazzo con una fascia di clienti. La questione si riassume in una domanda asciutta che è questa. Com'è possibile che l'ammesso al gratuito patrocinio venga condannato al pagamento delle spese processuali della controparte ? Io non lo so! O meglio lo so e tenterò di spiegarvelo, ma non ne comprendo la logica, la ratio e neppure l'etica, quindi è come se non lo sapessi e infatti non so rispondere alla domanda suddetta! Infatti, se qualcuno viene ammesso al gratuito vuol dire che possiede - e lo ha dimostrato - le condizioni di reddito richieste per non pagare i costi di giustizia ai quali andrà incontro per ottenere tutela dei diritti. Ha anche dimostrato che la propria richiesta è fondata in fatto e diritto ed, infatti, ha ottenuto delibera di ammissione dell'organo deputato ad emetterla: l'ordine degli
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